Il gioco della loro vita

Da 16 anni, entrambi offrite lezioni di golf su "Me and My Golf". Come siete arrivati al golf?
Andy Proudman: "Ho iniziato a dedicarmi costantemente al golf perché all'inizio non riuscivo a ottenere alcun successo. Non sopportavo di non riuscire in uno sport e non potevo quindi lasciare la cosa così. Tuttavia, non avevo idea di cosa aspettarmi, del resto le sfide sono così. Comunque da bambino non potevo accettare questo affronto."
Piers Ward: "L'esperienza che ha acceso in me questa passione è stata una vacanza in Portogallo al campo da golf Quinta do Lago. Questi ampi spazi verdi circondati da colline mi hanno fatto sentire a mio agio, e ho pensato: "Wow, è meraviglioso qui." Quando poi ho sentito che un mio cugino alla lontana giocava bene a golf, l'ho contattato e in poco tempo mi ero già addentrato in questo sport. È stato subito fuoco e fiamme."

Cos'è che ha fatto sì che il golf diventasse la vostra grande passione?
Piers Ward: "Le notevoli difficoltà degli inizi e l'ambizione, come inevitabile conseguenza. Inoltre, ho trovato che fosse bello passare del tempo con gli altri mentre si gioca a golf. Ho conosciuto tutti i miei migliori amici giocando a golf. Indipendentemente da quale sia il tuo livello di gioco o in quale angolo della terra tu viva, qui è molto facile farsi delle nuove amicizie. Se si passano quattro ore con qualcuno sul campo da golf, è inevitabile che si crei una vicinanza."
Andy Proudman: " Una volta che si registrano i primi progressi e che i colpi migliorano gradualmente, per la maggior parte delle persone non si torna più indietro. Poi si trasforma in una vera passione che trasmette grande divertimento, impossibile da abbandonare. Penso che nessun golfista sia mai soddisfatto di sé stesso. Il desiderio di voler sempre migliorarsi non si arresta mai. È anche questo elemento a caratterizzare il fascino di questo sport. Trovo che sia come nella vita. Il golf tempra il carattere e la mente. Ci vuole pazienza e anche grande volontà per affrontare le delusioni. E sul campo da golf, le delusioni superano i momenti di felicità. Anche in questo senso, troviamo parallelismi con la vita. Il golf è uno di quegli sport in cui si può crescere come persona."
Quindi, è in questo modo che aiutate i vostri clienti a evolversi? Cosa vi piace di più della vostra attività di trainer?
Piers Ward: "Ogni volta è un'esperienza molto speciale e completamente nuova. Più persone si aiutano, maggiore è la realizzazione per sé stessi. È semplicemente fantastico assistere gli atleti in un evento come la finale mondiale dell'Audi quattro Cup, dando loro consigli e suggerimenti. Ci divertiamo moltissimo. Non riusciamo a spiegarlo bene a parole, ma è esattamente ciò che abbiamo sempre voluto fare. Aiutare gli altri ci trasmette gioia sin dall'inizio. Sarei davvero felice se ancora più persone scegliessero di giocare a golf, soprattutto se lo facessero i giovani e quelli che, per qualsiasi motivo, non hanno ancora scoperto l'importanza dello sport per sé stessi. Il golf è stato per lungo tempo uno sport molto elitario. L'obiettivo di "Me And My Golf" è anche abbattere le barriere. Chiunque lo desidera dovrebbe poter giocare a golf."
Andy Proudman: "Il mio desiderio di aiutare gli altri deriva dal fatto di essere stato a mia volta aiutato dagli altri. Quando avevo 13 anni ho avuto un allenatore di golf le cui lezioni mi hanno sempre procurato tantissimo divertimento. Ogni volta, non vedevo l'ora di andare a lezione di golf perché sapevo che avrei imparato sempre qualcosa di nuovo. Dopo l'allenamento, mi sentivo sempre in ottima forma. Questo trainer ha esercitato un gran fascino su di me e quindi ho pensato che sarebbe stato fantastico poter trasmettere così tanta gioia agli altri. Questo è probabilmente il motivo che mi ha portato a insegnare. Volevo semplicemente condividere questa esperienza positiva."
"Si tratta di un'aspirazione continua e infinita verso il miglioramento. Lo dobbiamo a noi stessi."

Avete allenato molti giocatori in tutto il mondo, tra cui Aaron Rai, vincitore per ben due volte dell'European Tour. Com'è stato?
Piers Ward: "Conosciamo Aaron Rai da quando aveva quattro anni. Siamo diventati suoi allenatori quando ha compiuto undici anni. Aaron è una persona meravigliosa e un giocatore di golf grandioso. Quando qualcuno che conosci sin da piccolo e che poi alleni vince un torneo, la sensazione è indescrivibile. Ma siamo altrettanto felici dei successi minori. Che si tratti di una star o di una persona comune, per noi non conta. Ricordo una signora che all'inizio non riusciva nemmeno a colpire la palla. Ma dopo poche ore di lezione, ogni suo colpo raggiungeva improvvisamente la buca. Questo ci rende orgogliosi."
Cos'è che distingue voi e il vostro corso di golf dalla concorrenza?
Andy Proudman: "Molti dicono che i nostri video semplificano alcune cose apparentemente difficili. Questo è il più grande complimento per noi. Ciò che vogliamo è che dopo aver visto i nostri video ci si metta in postazione e si riscontrino subito i risultati. Ecco perché presentiamo anche le tecniche di golf più impegnative in modo semplice e chiaro."
Piers Ward: "Nei nostri video si percepisce anche la nostra grande passione per il golf. Trascinare gli altri è molto importante per noi. Non ci interessa soltanto caricare dei video. Vogliamo che il nostro entusiasmo contagi anche gli altri."
È questo desiderio di coinvolgere gli altri il fattore decisivo e di successo per voi come coach?
Piers Ward: "Andy e io facciamo riferimento a diversi valori fondamentali, determinanti anche per il successo dei nostri metodi di allenamento: noi ci mettiamo sempre il cuore. Vogliamo fornire il maggior beneficio possibile. E vogliamo sempre migliorare insieme. Si tratta di un'aspirazione continua e infinita verso il miglioramento. Lo dobbiamo a noi stessi. Al momento ci riusciamo molto bene, e anche tra quattro o dieci anni dovrebbe essere ancora così. Ecco perché dobbiamo continuare a evolverci costantemente e a puntare in avanti giocando d'anticipo."
Andy Proudman: "La domanda più importante che ci poniamo è: come possiamo continuare a perfezionare sempre più tutto questo? Per questo motivo non smettiamo di valutare ad alcuni mesi di distanza i nostri video e a riflettere su come elaborare ulteriormente il contenuto, accrescendo ancora di più i vantaggi per chi ci osserva. Ci domandiamo costantemente come possiamo raccontare la nostra storia in modo più avvincente e renderla ancora più caratteristica. Come ha già detto Piers, vogliamo continuare a perfezionarci costantemente. E finché riusciremo a farlo, continueremo a sostenere il maggior numero possibile di appassionati di golf. I tempi cambiano rapidamente, così come le abitudini delle persone. L'importante è non fermarci."
Piers Ward: "La ruota del cambiamento gira più velocemente che mai. Chi non sta al passo e non anticipa gli sviluppi futuri resta indietro. E non lo vogliamo."
"I golfisti non sono mai soddisfatti e vogliono migliorare sempre: è anche questa caratteristica che rende questo sport così stimolante."

Audi quattro Cup
Audi quattro Cup è uno dei tornei più grandi per golfisti dilettanti più importante al mondo, e giunge quest'anno alla sua 30esima edizione. Circa 70.000 golfisti in squadre da due hanno partecipato a oltre 500 tornei della Audi quattro Cup 2021. Quest’anno, il culmine del torneo è stata la finale mondiale che si è svolta nella location del Golf Club Kitzbühel-Schwarzsee. La vittoria è andata alle squadre di Italia e Paraguay.