Evoluzione da roadster a salone
¹La vettura qui mostrata è una concept car non disponibile per la produzione di serie.
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Un design, due configurazioni
"Abbiamo progettato Audi skysphere concept¹ con passo variabile fin dall'inizio. Questa è stata una grandissima sfida, perché, per quanto riguarda il design degli esterni, la difficoltà è stata garantire la coerenza delle proporzioni sia per il passo corto sai per quello lungo. Nel processo di design è stato quindi molto importante osservare e confrontare permanentemente le due configurazioni. Solo in questo modo siamo riusciti a capire se l'equilibrio del tetto, le proporzioni della cabina rispetto alla carrozzeria e le dimensioni delle ruote potessero armonizzarsi perfettamente sia col passo lungo sia col passo corto. Può succedere infatti che si progetti una cabina troppo piccola per un passo lungo, ma che per il passo corto risulti invece davvero perfetta. Per contro, con un passo lungo si tende a disegnare ruote più grandi, ma in un'auto con passo corto ciò appare piuttosto una caricatura. Devo ammettere che per trovare le giuste proporzioni abbiamo dovuto destreggiarci come un giocoliere per giungere infine al punto in cui il design creato non fosse più un compromesso. Abbiamo limato il design fino a che non sono scaturite proporzioni efficaci per entrambe le configurazioni", afferma Charles Lefranc.
Charles Lefranc è Design Manager nell'Audi Design Loft Malibu e responsabile del design degli esterni di Audi skysphere concept¹.
¹La vettura qui mostrata è una concept car non disponibile per la produzione di serie.
¹La vettura qui mostrata è una concept car non disponibile per la produzione di serie.

Il pannello Prestige, elemento chiave
"Il pannello Prestige è assurto a elemento chiave della trasformazione. Nel passo corto, in modalità "Sport", scompare completamente, permettendo ad Audi skysphere¹ di assumere le proporzioni di una vettura sportiva dalla grande agilità. Tuttavia, nella modalità "Grand Touring" ecco che ritorna il pannello Prestige, presente non soltanto per mostrare che ci si trova in un'auto a passo lungo, ma anche per fungere da elemento di proporzione, dato che qui l'auto si allunga, e questo elemento grafico aiuta a frenare visivamente, permettendo al design di non "appiattire" troppo l'auto. Il pannello Prestige rappresenta anche la separazione tra la parte anteriore del veicolo e la cabina, cui si collega la porta, che tra l'altro si apre verso la parte posteriore. In questo modo l'ingresso in Audi skysphere¹ avviene in modo naturale ed elegante. Sulla parte superiore del pannello Prestige abbiamo posizionato, quasi come fossero un gioiello, gli specchietti retrovisori esterni virtuali. Non sono fissati come d'abitudine alla porta o al montante, ma alla parte anteriore della vettura, quindi alla parte in movimento. Questa è stata una decisione consapevole, perché così essi incoronano questi bei parafanghi come fossero un gioiello. È un elemento che mi piace davvero molto", afferma Charles Lefranc
Proporzioni spettacolari
"La prima cosa che salta all'occhio quando ci si avvicina ad Audi skysphere¹ sono le proporzioni. Qui è il prestigio la parola chiave. Il lungo cofano del vano motore, che si estende ampiamente verso il basso, e la cabina posizionata ancora più posteriormente sono essenziali per trasmettere la sensazione di una Gran Turismo. Ci piace questa forma a goccia dalle proporzioni spettacolari. Audi skysphere¹ è una roadster, possiede quindi una piccola cabina che è completamente aperta. Come copertura abbiamo scelto un tetto in tessuto anziché un hardtop, perché secondo noi è più glamour, oltre a trasmettere più calore al design. Un elemento importante per ogni Audi sono anche i muscoli molto ampi, i "quattro" muscoli. Ovviamente anche Audi skysphere concept¹ li possiede. La linea orizzontale garantisce la coesione dell'intera auto. Si estende a partire dalla porta, scompare e torna indietro. Circonda l'intero corpo e mette in chiara evidenza il naso",
afferma Charles Lefranc
¹La vettura qui mostrata è una concept car non disponibile per la produzione di serie.
¹La vettura qui mostrata è una concept car non disponibile per la produzione di serie.

Funzionalità e bellezza
"Ciò che apprezzo di più di Audi skysphere¹ è che possiede il look aerodinamico di una Speedster ma con la praticità di una Shooting-brake, quindi in piena armonia con la filosofia Audi, per la quale la praticità non ammette compromessi. Sotto il "cofano motore" della parte anteriore di questa vettura elettrica ovviamente il motore non è più presente, al suo posto troviamo un vano bagagli per due borse da golf. Sotto la copertura posteriore in vetro, i bagagli dei passeggeri si mostrano come fossero in una vetrina. Qui trovano spazio due borse per il weekend, anch'esse di nostra progettazione", afferma Gael Buzyn
Gael Buzyn è Senior Director di Audi Design Loft Malibu. Con il suo team ha progettato Audi skysphere concept¹ .
¹La vettura qui mostrata è una concept car non disponibile per la produzione di serie.
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Trasformazione dell'abitacolo
"Il movimento del passo è completamente sincronizzato con l'abitacolo, all'interno del quale si alternano tutte le modifiche inerenti alla configurazione di guida. Con il passo lungo si guida in modalità "Grand Touring"¹, diventando quasi spettatori della guida e sedendosi davvero fianco a fianco del proprio passeggero¹. Quando Audi skysphere concept¹ passa alla modalità passo corto, ecco che accade una magia. La sincronizzazione di questo movimento porta il volante verso il conducente e tutte le funzioni di guida, come ad esempio la pedaliera, si avvicinano in modo naturale e fluido. Al contempo, il sedile destro si sposta all'indietro, e dall'angolatura del conducente non si ha più questa visione leggermente ristretta di due sedili uno accanto all'altro, ma un'esperienza di guida completamente diversa", afferma Charles Lefranc
¹La vettura qui mostrata è una concept car non disponibile per la produzione di serie. Le funzioni di guida automatica illustrate sono attualmente in fase di sviluppo, non sono disponibili per i veicoli di serie e sono vincolate ai limiti del sistema. Tutte le possibilità di utilizzo delle funzioni e dei sistemi tecnici illustrate sono solo un concept e dipendono dalle rispettive normative nazionali in vigore in ciascun Paese.
¹La vettura qui mostrata è una concept car non disponibile per la produzione di serie. Le funzioni di guida automatica illustrate sono attualmente in fase di sviluppo, non sono disponibili per i veicoli di serie e sono vincolate ai limiti del sistema. Tutte le possibilità di utilizzo delle funzioni e dei sistemi tecnici illustrate sono solo un concept e dipendono dalle rispettive normative nazionali in vigore in ciascun Paese.

Interni del salone
"Non volevo che gli interni di Audi skysphere¹ apparissero come quelli di un normale abitacolo per auto. Volevo creare qualcosa che si rifacesse all'architettura, per questo nella fase di progettazione abbiamo preso ampio spunto dall'Art Déco, scoprendo così tanti bei mobili e manufatti da convincerci che gli elementi degli interni da scegliere dovessero trarre la loro ispirazione da questo periodo. L'abitacolo di Audi skysphere concept¹ possiede l'atmosfera di un salone elegante, non di un abitacolo convenzionale. Tutti i materiali all'interno sono un omaggio al luogo in cui è nata questa vettura, la California del Sud. Il legno d'eucalipto. Il colore degli interni lo definiamo Blue Agave, ispirato da una pianta endemica della California meridionale. E ci sono altri dettagli davvero belli, come ad esempio la coperta in cashmere dietro il sedile del conducente, pronta ad avvolgere i passeggeri. O i guanti da guida disponibili sul quadro strumenti. Indossare i guanti e afferrare il volante dà al conducente una sensazione regale, è un bel momento. Abbiamo perciò voluto mantenere questo rituale da roadster",
afferma Gael Buzyn
- Gael Buzyn
¹La vettura qui mostrata è una concept car non disponibile per la produzione di serie.
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