Un’innovazione leggendaria
¹Il veicolo citato e mostrato è destinato esclusivamente all'uso professionale su circuito e non è disponibile come modello di serie.
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Stefan Murrweiss nel suo ufficio all’interno dello stabilimento di Neckarsulm. Come è cominciato tutto questo con la Hoonitron? Con oltre vent’anni di lavoro in Audi, fa un bel respiro e inizia a raccontare: "Ci hanno detto: abbiamo bisogno di un'auto. Per Ken Block. Completamente elettrica, con cui poter eseguire un drift e disponibile in pochi mesi. "Puoi costruirla?". Ben presto si aggiunse un altro aspetto: "la vettura deve essere un omaggio alla leggendaria Audi Sport quattro S1 degli anni '80". Un'auto da drift per il re indiscusso delle quattro ruote, Ken Block, che deve commemorare una leggenda del rally e della trazione quattro. Era esattamente questo ciò che Stefan Murrweiss avrebbe dovuto progettare, e si doveva chiamare Audi S1 e-tron quattro Hoonitron¹. "Anche se conoscevo Ken Block e i suoi video di drifting, fino a quel momento non avevo mai pensato a quello che un'auto del genere doveva essere in grado di fare", ammette Murrweiss, che di solito è uno sviluppatore di veicoli di serie di Audi Sport.
I primi passi sono stati rendere la vettura elettrica e modificarla in modo che richiamasse Audi Sport quattro S1, con proporzioni simili e trazione integrale quattro indiscutibilmente definita.
"È da lì che abbiamo cominciato, e abbiamo creato una squadra". Era marzo del 2021.
¹Il veicolo citato e mostrato è destinato esclusivamente all'uso professionale su circuito e non è disponibile come modello di serie.
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"Si trattava di costruire un prototipo che dimostrasse in modo estremo ciò che la tecnologia elettrica d’avanguardia potesse offrire."

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Un membro di questo team, composto da colleghe e colleghi di diversi settori di AUDI AG, è stato Bastian Rosenauer, che in Audi Sport si occupa dello sviluppo concettuale dei modelli di serie. "Ho pensato subito: questo è esattamente il mio progetto", afferma Rosenauer. "Per otto anni ho realizzato costruzioni grezze per progetti ad alte prestazioni. Ho coordinato anche gli interventi di prototipazione per gare sportive di privati, mi sono occupato delle vetture durante i test accompagnandoli durante le gare". La sua competenza gli ha permesso di ricoprire rapidamente un ruolo centrale nella realizzazione dell'Hoonitron. "Sono stato presente in tutte le fasi, dallo sviluppo concettuale fino all'utilizzo del veicolo. Un'opportunità unica". Nel periodo di sviluppo e di costruzione, Rosenauer aveva praticamente trasferito il suo luogo di lavoro dall’ufficio all’officina. Anche se, a pensarci bene, la pandemia ha fatto sì che la Hoonitron nascesse nelle diverse case dei membri del team. "Ci vedevamo una volta alla settimana in videochiamata e discutevamo dei vari aspetti del progetto”, ricorda Murrweiss. "Siamo scesi nel dettaglio sempre e solo in piccoli gruppi e questo metodo si è dimostrato davvero molto efficace”.
"Ho pensato subito: questo è esattamente il mio progetto."

Il team doveva essere efficace. Quasi otto mesi dopo l'avvio del progetto, ossia a novembre 2021, la vettura doveva essere pronta per l'uso. "È stato subito chiaro che non potevamo sviluppare tutto da zero in queste condizioni", afferma Rosenauer. Ma era altrettanto evidente che non era così facile usare come base il telaio di una vettura esistente, anche se avrebbe fatto risparmiare molto tempo. Le specifiche erano troppo complesse, ad esempio per passo e proporzioni. "La soluzione migliore per noi è stata quella di costruire un nuovo telaio, in linea con le specifiche del design degli esterni, con i componenti già esistenti come autotelaio o batteria e, non da ultimo, con le idee di Ken Block", spiega Rosenauer. "In ogni occasione, volevamo apportare la tecnologia già sperimentata in questo nuovo orizzonte di applicazione". Perché volevamo dar forma ad una vettura possente ed efficiente. Senza "fronzoli", come dice Rosenauer. "Non si è mai trattato di costruire un prototipo da esibire a fiere o eventi, ma che dimostrasse in modo straordinario fin dove può spingersi la tecnologia elettrica”. In sole dieci settimane, ecco quanto era impegnativo l'obiettivo, avremmo dovuto terminare il processo di design e completare la costruzione. "Abbiamo dovuto ottimizzare il resto del tempo per ottenere e costruire i componenti ed eseguire i test necessari", così Murrweiss descrive la tempistica.
"Le proporzioni sono simili a quelle della leggendaria Audi Sport quattro S1. Ma l'abbiamo resa più larga e più piatta."

¹Il veicolo citato e mostrato è destinato esclusivamente all'uso professionale su circuito e non è disponibile come modello di serie.
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Sascha Heyde, designer degli esterni di AUDI AG, ha contribuito significativamente al processo di design, descrivendolo con queste parole: "Quando si è di fronte a un compito così importante, la prima reazione è pura emozione". In team diversi sono stati sviluppati progetti diversi e sono stati concordati con Marc Lichte, Head of Design, AUDI AG. "Marc Lichte voleva una direzione molto particolare. Non voleva ridefinire nuovamente il design della leggendaria Audi Sport quattro S1, ma voleva catturarne l'anima", ricorda Heyde. Innovazione leggendaria era il termine chiave. Alla fine, è stato il progetto di Sascha Heyde a dare la direzione. Un punto cruciale, anche nella discussione con Murrweiss e Rosenauer, è stata l'altezza ridotta della vettura. "Questo è esattamente ciò che rende l'auto così futuristica", spiega Heyde. "Le proporzioni sono simili a quelle di Audi Sport quattro S1. Caratteristiche come i passaruota sporgenti, i cosiddetti blister quattro, lo spoiler anteriore e posteriore e la presa d'aria sul tetto sono presenti anche nella Hoonitron. Ma abbiamo ridimensionato tutto, allargandolo e appiattendolo maggiormente. La bozza doveva assomigliare a un ufo". In sole quattro settimane è stato adottato il design degli esterni di Audi S1 e-tron quattro Hoonitron¹. "Naturalmente, avrei voluto più tempo", afferma Heyde, "come designer avrei voluto ottimizzare di più, ripensare le superfici. Ma qui non si trattava di un premio di bellezza, ma di un’auto che doveva superare i limiti”. Se avesse avuto carta bianca, sorride, l'avrebbe realizzata ancora più piatta e più larga e con ruote molto più grandi.
¹Il veicolo citato e mostrato è destinato esclusivamente all'uso professionale su circuito e non è disponibile come modello di serie.
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"Bisogna capire come poter ottenere il massimo impatto visivo senza oscurare l'importanza del componente."

¹Il veicolo citato e mostrato è destinato esclusivamente all'uso professionale su circuito e non è disponibile come modello di serie.
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Il fatto che la Hoonitron poggi su cerchi da 18 pollici relativamente piccoli rispetto alle concept car attuali, ad esempio, ha a che fare con le specifiche di Ken Block. E a prima vista non sembrano così piccoli, dice Marco dos Santos. "Abbiamo cercato un modo per aumentare visivamente i cerchi. Le mascherine sui cerchioni, con un anello colorato esterno rosso, producono proprio questo effetto sorprendente". Marco dos Santos è stato l’artefice di molti altri effetti sorprendenti in Audi, infatti nel team di Audi Design Branding, ha realizzato i wrapping dei veicoli. "Sviluppiamo linguaggi visivi che partono dal prodotto, ma che poi acquisiscono sempre più valore nello scenario della progettazione automobilistica”. Dos Santos non aveva previsto la chiamata da parte di Sascha Heyde per chiedergli di diventare membro del team del design. "Onestamente, ho pensato che tutto ciò fosse entusiasmante, ma anche irreale". Lui e Sascha Heyde hanno parlato molto dell'importanza del design, del legame indissolubile tra passato e futuro. "Abbiamo dovuto decidere quali elementi della vettura fossero caratterizzanti e poi pensare a come declinarli nel contesto generale e-tron". È così che i vistosi spoiler anteriore e posteriore in rosso neon sono strettamente legati alla storia di Audi e-tron, cosa che si può attualmente ammirare anche nella creazione per il rally Dakar o, novità assoluta, sul prototipo di Formula 1. "Tuttavia, per ottenere l'effetto desiderato, spesso c'è più di un modo. Occorre capire come poter ottenere il maggior impatto visivo senza oscurare il componente in termini di importanza". Nel caso della Hoonitron, il design poteva essere un po' più aggressivo, più maestoso, dice dos Santos. "Abbiamo collegato visivamente lo spoiler posteriore allo spoiler anteriore tramite la longarina inferiore", spiega dos Santos. "L’intera vettura sprigiona potenza", che la si ammiri da vicino o da lontano.
Se osservata da vicino, Audi S1 e-tron quattro Hoonitron¹ progettata e costruita in tempi record con tanta passione ed efficienza, è l’emblema della perfezione: su questo concorda sia il team di Neckarsulm che di Ingolstadt. Nel frattempo, Stefan Murrweiss ha ricoperto anche il ruolo di Ken Block. "Ma solo perché abbiamo la stessa altezza. Abbiamo dovuto pianificare con precisione gli interruttori, le leve e i pedali necessari nel cockpit, e Ken Block non poteva essere sempre con noi". Ora possono salire in auto esattamente due persone, dice scherzando: "Ken Block e io".
¹Il veicolo citato e mostrato è destinato esclusivamente all'uso professionale su circuito e non è disponibile come modello di serie.
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