“Un’esperienza di guida senza precedenti”

Autista professionista, circuito. Non imitare.
Autista professionista, circuito. Non imitare.
Tom Kristensen, cosa rende il Festival della velocità così speciale?
Goodwood non è semplicemente un evento dedicato alle auto o alla tecnologia, ma anche è fatto da e alle persone che amano le auto. Ciò che si percepisce in Goodwood è proprio il fattore umano. E questo, naturalmente, lo si deve in gran parte a Charles...
Intende Charles Richmond, ovvero il Duca di Richmond, l'organizzatore del festival?
Sì. Quando lo conobbi, diventai subito un suo fan, e lo sono ancora oggi dopo tanti anni. È grazie a lui e alle persone che è riuscito a coinvolgere che questo evento è diventato ciò che è oggi. In un certo senso, questa è la mia seconda casa.
Quindi è un visitatore abituale del sud dell’Inghilterra?
Vengo diverse volte all'anno, per gli eventi motoristici che si tengono qui. Trovo che sia un posto unico. Hanno i loro cavalli, il Revival e persino un festival dedicato ai cani: il Goodwoof. Gli sport motoristici hanno sempre fatto parte del patrimonio di famiglia della Goodwood House.
“Sono molto onorato che Audi mi abbia chiesto di guidare l'Audi S1 Hoonitron al Goodwood Festival of Speed.”
Tra le altre vetture, Audi ha portato a Goodwood l'Audi S1 Hoonitron. La grande maggioranza dei visitatori non l’avrà mai vista esibirsi prima. Come la descriverebbe?
È fortemente ispirata al mondo del drifting, in particolare grazie al contributo di Ken Block nella sua realizzazione. Probabilmente, è la più potente vettura da drifting 100% elettrica. È stata influenzata anche dall'Audi Sport quattro S1, il famoso modello Pikes Peak. Per me, Infatti, è praticamente la versione elettrica all’avanguardia.
Con Audi S1 Hoonitron ha anche corso l'"Hillclimb". Com’è guidarla?
Ovviamente è molto agile, con una coppia elevatissima e uno scatto incredibile. È dotata di un freno a mano molto efficiente per il drifting e di sospensioni morbide che ammortizzano tutti gli urti e i salti. Si può ben dire che l'Hoonitron sia una vera e propria forza della natura (sorride). Doveva essere l'auto di Ken, il quale ha partecipato anche al suo sviluppo. Naturalmente sono molto onorato che Audi mi abbia chiesto di guidarla al Festival of Speed.
Che cosa la colpisce di più di quest'auto?
Basta un semplice gesto per passare dalla trazione integrale alla trazione posteriore. E lo stesso vale per l’accelerazione, anche in retromarcia. La prima volta è stato incredibile poter invertire la rotta tanto rapidamente e senza soluzione di continuità. Ma la cosa più impressionante è sicuramente l'accelerazione immediata, la coppia iniziale della trazione integrale. Non avevo mai guidato un'auto del genere in tutta la mia carriera.
Lei ha visto per la prima volta Audi S1 Hoonitron a Las Vegas, quando ha fatto un cameo nel video "Electrikhana" con Ken Block alla guida. Cosa ci può raccontare di questa sua esperienza?
Prima di tutto, non sapevo neppure cosa fosse un "cameo" tanto che ho dovuto chiedere a mio figlio. Mi sono recato a Las Vegas e sono arrivato sul set poco dopo la mezzanotte, dato che le riprese si svolgevano in notturna. Avevo incontrato Ken già un paio di volte, anche qui a Goodwood, ma fino a quel momento avevo visto solo immagini e progetti di Audi Hoonitron.
Cosa ricorda di quella notte?
Abbiamo mangiato qualcosa in un parcheggio dietro la pista. Abbiamo parlato dell'auto, di un po' di tutto in realtà. Come, ad esempio, di sua figlia e di come stesse andando bene nel rallycross, di Le Mans e delle nostre vetture. Ha anche raccontato di essere andato a vedere Audi Tradition a Ingolstadt e di aver dato un’occhiata alle vecchie auto da corsa. Dopodiché, verso le 4:30 del mattino, sono cominciate le riprese al famoso incrocio tra Tropicana Avenue e Las Vegas Boulevard che, a quanto pare, è uno dei più grandi incroci d'America. C’eravamo solo io e Ken. È stato molto divertente. Abbiamo passato una bella serata a Las Vegas.

Il veicolo citato e mostrato è destinato esclusivamente all'uso professionale su circuito e non è disponibile come modello di serie.
Il veicolo citato e mostrato è destinato esclusivamente all'uso professionale su circuito e non è disponibile come modello di serie.
Lei, però, si trovava a Goodwood non solo per guidare la S1 Hoonitron, ma anche per celebrare la storia di Audi a Le Mans. Come si è sentito nel contesto di Goodwood?
È stato fantastico essere a Goodwood per festeggiare il centenario di Le Mans. Le Mans e Audi sono unite da una storia speciale. Ciò che Audi ha ottenuto con le sue vetture, dall'Audi R8 LMP1 all'Audi R10 TDI fino all'Audi R18 e-tron quattro, è semplicemente incredibile. Io ho guidato tutti questi modelli. Ho trovato fantastico tornare a Goodwood Hill con l'Audi R8 LMP1, la prima Audi a vincere a Le Mans nel 2000. Mi viene sempre la pelle d'oca alla guida. Amo anche l'attesa sulla linea di partenza. Sono poche le auto nelle quali mi piace stare seduto e basta. L'Audi R8 LMP1 è una di queste.
Cosa ha significato in particolare per lei l'era delle gare di Le Mans?
Mi sento onorato, orgoglioso e felice di aver corso in un periodo di cui ho amato ogni minuto. Penso che sia questo il compito di un pilota da corsa. Si impara a essere attenti. Si impara a vivere qui e ora, o almeno fino alla prossima frenata e alla prossima curva. Era davvero una bella vita. All'epoca ho sentito in me tanta adrenalina, energia e passione come in nessun altro momento.
Dalla storia al futuro: dove sono diretti gli sport motoristici e la mobilità?
Ho sempre un atteggiamento positivo. I mondi dell’automotive e dello sport motoristico si stanno evolvendo verso una nuova direzione più sostenibile. Ed è certamente nel DNA di Audi trovare nuove strade e idee. Allo stesso tempo, non c'è settore migliore dello sport automobilistico per ottenere velocemente sviluppi e ottimizzazioni. Come pilota, sono aperto a tecnologie e approcci diversi e attualmente sto assistendo a progressi entusiasmanti nel campo della mobilità. E qui a Goodwood sarà sempre possibile vederne alcuni da vicino.
